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SUMMER: "Pixie Cut e Caschetto - Summer 2024" CAPELLI

Durante la bella stagione, con le temperature in aumento, i tagli di capelli corti rappresentano una certa tentazione, soprattutto se si sente un forte desiderio di cambiare radicalmente il proprio look. Quest’estate, le ispirazioni abbondano grazie a molte celebrità che hanno sperimentato tagli molto corti e, in alcuni casi, estremi. Il pixie cut è uno dei tagli corti più sfoggiati anche dalle celebrity proprio perché si presta a numerose variazioni personalizzabili. Iris Law, figlia di Jude Law e Sadie Frost, lo porta leggero e pieno di movimento. Michelle Williams ha preferito per un’acconciatura anni Sessanta, da portare con riga laterale e in una tinta contemporanea come il rosa cotton candy che ha mostrato all’ultimo Met Gala. Altro pixie gettonato è quello che sfiora le guance, con varie scalature interne, da pettinare all’indietro con brillantina, gel o cera, lasciando qualche ciuffo a virgola. Altre persone preferiscono il pixie bombato, corto sull’attaccatura, ma più lungo ne

LIFESTYLE: "Dear Diary...benessere mentale"

 

Un diario può davvero aiutarti a cambiare il tuo modo di affrontare la vita quotidiana. Attraverso il journaling, potrai imparare a conoscerti meglio ed esplorare i meandri di quello che non osi dire ad alta voce. Come si fa ad usare il journaling nel 2023? È ancora una pratica che ha senso di esistere? La carta potrà sembrare superata, ma la verità è che tenere un diario è un’abitudine potenzialmente destinata a non scomparire. Tenere un diario è una pratica arcaica, ma il beneficio concreto di annotare idee e pensieri non è un fatto passeggero.


Il diario può essere una qualunque piattaforma privata. Dal classico diario cartaceo all’applicazione su smartphone o tablet, poco importa. Quello che conta è scegliere il mezzo che si adatta allo stile di vita di chi lo vuole portare avanti. È cosa nota che il journaling aiuti uomini e donne a ridurre lo stress e favorire il proprio sviluppo personale. È un atto lento: scrivere è lentezza, e prendersi il giusto tempo per mettere su carta ciò che ci sentiamo dentro. È un modo sicuro, un’oasi privata e protetta dove imparare a conoscerci senza che i giudizi, propri o altrui, abbiamo mai accesso a questo sancta sanctorum. C’è chi usa il journaling per tenere un diario all’antica maniera: una annotazione ogni giorno, per ricordare gli eventi salienti della giornata. Questa prassi, per quanto affascinante, può non funzionare per tutti. C’è chi preferisce rispondere a delle domande che si pone da solo, e chi invece tiene una lista di cose da fare.




Tutte le proposte che abbiamo menzionato sopra sono assolutamente valide. Non c’è una regola precisa, e non c’è un modo giusto o sbagliato per tenere un diario. Eccoti però alcuni consigli:

  • - Non c’è bisogno di scrivere tutti i giorni sul diario, ma una certa costanza ne potenzia l’effetto. Per esempio, potresti voler scrivere almeno una volta alla settimana o al mese.
  • - Non devi per forza investire ore di tempo a decorare il tuo diario neanche fosse un presepe, ogni pagina con un progetto grafico diverso. Se ti piace, fallo. Ricorda però che sono le parole che contano, o comunque il progetto artistico.
  • - Sono sufficienti 10-15 minuti al giorno per fare journaling senza rinunciare a tutto il resto della propria vita.


Il diario è un dialogo con se stessi che può durare tutto il tempo che si desidera. Mette in ordine i pensieri o comunque li fissa su carta, e permette di poterli ripercorrere in ogni momento. Col tempo, i tuoi pensieri avranno senso. Sarai finalmente in grado di mettere in prospettiva la tua felicità, il tuo dolore e i tuoi dubbi. Con il senno di poi, sì, ma portando sempre grande rispetto per il percorso che ti ha portato lì.


Capita a tutti di rileggere una pagina di diario, specialmente quando è stata scritta in un momento di sofferenza, e storcere il naso. L’eccesso di melodramma, o il risultato tragicomico, ci fa pensare: “mi vergogno di quello che ho scritto e vorrei strapparlo”. Oppure: “ero veramente una stupida”. Sono entrambe affermazioni ingenue e poco lungimiranti. Nonostante tutto, usare il journaling nel modo giusto significa non solo essere soddisfatti della destinazione. Significa imparare ad amare il viaggio che ci ha portati fino a qui, nel bene o nel male. Fare journaling dovrebbe insegnarti che qualsiasi pensiero, per quanto doloroso, intrusivo o eticamente sbagliato, è una parte di te. Si può correggere se stessi solo quando si ha imparato a perdonare quello che si è fatto.


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