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SUMMER: "Pixie Cut e Caschetto - Summer 2024" CAPELLI

Durante la bella stagione, con le temperature in aumento, i tagli di capelli corti rappresentano una certa tentazione, soprattutto se si sente un forte desiderio di cambiare radicalmente il proprio look. Quest’estate, le ispirazioni abbondano grazie a molte celebrità che hanno sperimentato tagli molto corti e, in alcuni casi, estremi. Il pixie cut è uno dei tagli corti più sfoggiati anche dalle celebrity proprio perché si presta a numerose variazioni personalizzabili. Iris Law, figlia di Jude Law e Sadie Frost, lo porta leggero e pieno di movimento. Michelle Williams ha preferito per un’acconciatura anni Sessanta, da portare con riga laterale e in una tinta contemporanea come il rosa cotton candy che ha mostrato all’ultimo Met Gala. Altro pixie gettonato è quello che sfiora le guance, con varie scalature interne, da pettinare all’indietro con brillantina, gel o cera, lasciando qualche ciuffo a virgola. Altre persone preferiscono il pixie bombato, corto sull’attaccatura, ma più lungo ne

Principali differenze tra cosmetici naturali e industriali


È salutare utilizzare i cosmetici da banco o da supermarket? Molti scelgono i prodotti biologici, ma quali sono le sostanziali differenze e i benefici? A guidare il mercato ci sono sempre i brand famosi, capaci di considerevoli investimenti di marketing: difficile far uscire dal top-of-mind marchi celebri nel mondo, né convincere i consumatori dell’efficacia di prodotti biologici e cosmetici naturali dal packaging meno appariscente e dal nome meno altisonante. Però, spesso i produttori di questi ultimi hanno una qualità più alta, dovuta all’uso di ingredienti naturali e a processi di lavorazione attenti e cruelty-free. Ecco le 5 principali differenze tra prodotti naturali e industriali: 
 1) Gli ingredienti di base 
Come è ovvio, la prima differenza sostanziale riguarda le materie prime. Infatti, nei cosmetici industriali si usano molecole chimiche: queste vengono accuratamente mixate per ottenere l’effetto desiderato, ma anche dosate in modo tale da garantire dei valori aggiunti, ad esempio una consistenza non oleosa o un buon profumo. Nei cosmetici naturali, invece, i principi attivi provengono dalle piante e dai minerali: questo implica una consistenza e una profumazione “obbligate” a seconda che si tratti di Aloe Vera, Rosa Mosqueta, agrumi o argilla verde, e gli effetti saranno quelli tipici del composto naturale specifico; 
 2) I test preliminari 
Il dibattito è acceso, soprattutto in materia di test sugli animali. Per fortuna, questa pratica è sempre meno utilizzata anche dai grandi brand, sebbene purtroppo alcuni ancora li effettuino. I produttori di cosmetici naturali, invece, hanno generalmente un approccio etico, sia per una scelta di coscienza, sia perché il dosaggio e il mix di principi attivi derivanti da piante e minerali è più “semplice”, più noto e potenzialmente meno allergenico; 
 3) La lavorazione 
Il processo produttivo industriale è meccanizzato e automatico: dopo gli studi di laboratorio, gli elementi chimici vengono mescolati attraverso macchinari di precisione. La lavorazione del prodotto biologico e naturale, invece, guarda più alla medicina tradizionale e all’erboristeria che non alla chimica, con la volontà di trattare gli ingredienti base il meno possibile, per conservarne inalterate le proprietà benefiche; 
 4) Gli effetti 
Non vogliamo demonizzare i cosmetici industriali: molti brand li producono con attenzione e garantiscono risultati reali in tempi brevi. Tendenzialmente, però, producono un miglioramento rapido e immediato, che dà al consumatore la percezione della sua efficacia, per poi arrestare il processo. Al contrario, prodotti bio e vegetali attaccano il problema – inestetismi della pelle, macchie, cellulite o altro – con meno aggressività iniziale ma più costanza nel tempo, generando un miglioramento meno immediato ma più duratura e, alla lunga, più visibile; 
 5) Lo smaltimento 
Non sempre si presta attenzione a dove si buttano i cosmetici. La verità è che quelli industriali contengono composti chimici e, pertanto, dovrebbero essere smaltiti come i medicinali, perché risultano dannosi se dispersi nell’ambiente. invece, è evidente che una crema a base di arnica, menta o aloe ha un impatto minore sulla sostenibilità ambientale. Spesso anche il packaging delle case di produzione naturali è ottenuto da materiali riciclato, per un’eco-compatibilità ancora maggiore. “Utilizzare prodotti naturali è una scelta etica e di salute – commenta Domenico Materia, CEO di Relessere.it, portale specializzato che rivende cosmetici e integratori naturali – incentivare la produzione e la vendita di questo genere di referenze rispetto a quelle chimiche e industriali genererebbe un vero circolo virtuoso di consumo più informato e green”.

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