• In evidenza •

LIFESTYLE: "Unite contro la Violenza sulle Donne"

  Ogni volta che pensiamo che il sistema patriarcale e misogino non possa più stupire, prontamente ci dobbiamo ricredere, perché sembra non esserci limite alla violenza che possiamo subire. Se gli episodi di violenza brutale e manifesta colpiscono alcune, la minaccia di violenza come strumento di controllo sociale agisce su tutte, attraverso la paura costante che episodi simili possano succedere anche a noi, in qualsiasi luogo e momento. E se dovesse succedere il peggio, nessuno ci crederebbe, perché il patriarcato si concretizza e manifesta anche nelle istituzioni giudiziarie, attraverso la vittimizzazione secondaria. Le nostre foto vengono diffuse senza consenso, ci viene detto che siamo delle poco di buono, oppure che siamo troppo brutte per essere stuprate; oppure ancora che, il consenso è stato mal interpretato, che non abbiamo urlato abbastanza o la palpata era breve. Ognuna di queste sentenze, mostra chiaramente che nel sistema in cui siamo immerse, le vittime non hanno il dirit

Quella mania del lavarsi sempre le mani: il disturbo ossessivo-compulsivo

Se continuate a lavarvi le mani cedendo a quello che si definisce un impulso “irrefrenabile” potrebbe costituire un sintomo del disturbo ossessivo-compulsivo, un quadro clinico caratterizzato dalla presenza di pensieri, immagini o impulsi ricorrenti (le cosiddette “ossessioni”) che generano allarme o paura e che costringono la persona a mettere in atto comportamenti ripetitivi o azioni mentali (le “compulsioni”) al fine di ridurre l’ansia indotta dalle ossessioni. Esistono diverse tipologie di disturbo ossessivo- compulsivo, in funzione del contenuto delle ossessioni e dei rituali che vengono messi in atto. Nella tipologia di “contaminazione” le persone affette da questo disturbo si preoccupano eccessivamente dello sporco e dei germi, temendo improbabili contagi o contaminazioni. Per questo motivo, una volta entrati in contatto con sostanze ritenute contaminanti, mettono in atto una serie di rituali di lavaggio, pulizia o disinfezione mirati a ridurre la possibilità di contagio. Rivolgersi a uno psicologo potrebbe consentirvi di accertare l’effettiva presenza di questo disturbo. Intraprendere una terapia (la terapia cognitivo-comportamentale costituisce il trattamento psicoterapeutico di elezione per la cura del disturbo) vi consentirebbe di ridurre gradualmente i rituali di lavaggio e di riprendere a dedicarvi a quelle attività cui avete rinunciato o ridotto in numero per l’imbarazzo o nel tentativo di evitare situazioni e stimoli potenzialmente “contaminanti”. Fate molta attenzione ai comportamenti che vi abbiamo appena descritto, un parente o un vostro amico caro potrebbe essere affetto da questo disturbo. Come in molte patologie mediche anche qui la diagnosi precoce è di fondamentale importanza per curare al meglio e più efficacemente il disturbo. 

Commenti