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PROFUMI: "Black Opium Over Red" YvesSaintLaurent

Black Opium Over Red Eau de Parfum, l'incarnazione ultra-sensoriale di Black Opium di Yves Saint Laurent dove l'iconico Coffee Floral della fragranza svela una sensorialità audace, tinta di sfumature rosse grazie alla succosità della ciliegia. L'iconica silhouette nera del flacone si accende di rosso laccato, in perfetta armonia con la nota liquorosa della ciliegia. Mordi la ciliegia e asseconda i tuoi sensi con Black Opium Over Red Eau de Parfum. L'OLFATTO La firma Caffè Floreale di Black Opium si trasforma in una nuova sensorialità rossa. L'iconico accordo di caffè floreale diventa rosso con un ingrediente unico e succoso: l'accordo di ciliegia. Questa nota liquorosa porta la firma di Black Opium in un nuovo universo fruttato. Black Opium Eau de Parfum Over Red è una creazione audace che risveglia i sensi. LA BOTTIGLIA Preziosa. Colorata. L'iconica bottiglia di BLACK OPIUM assume una nuova tonalità ipnotica. Coperta in un tono rosso laccato, la bottiglia c

Kate Upton sulla cover di Vanity Fair per celebrare il 100esimo anno della rivista


In Italia, Vanity Fair ha appena festeggiato i suoi 10 anni, ma negli USA quest'anno sono 100 le candeline da spegnere per la celebre rivista. Vanity Fair festeggia l'ambito traguardo mostrando sulla  copertina di Ottobre la giovane modella Kate Upton. 
La bellissima modella Kate, eletta top per l'anno 2013, regge in una mano una torta con una candellina accesa, indossa un body di raso avorio che mette in risalto il suo generoso decollete. Capelli biondi con morbidi boccoli lasciati cadere sulle spalle, rossetto rosso, sguardo intenso e due preziosi orecchini di diamanti ai lobi. La provocante Kate celebra il primo secolo della rivista  e ammalia tutti, ricordando per un giorno l'icona di bellezza e sensualità Marilyn Monroe. 
"In un'epoca dove nulla sembra durare, non certo le convinzioni e perfino le citta', un centenario come quello di Vanity Fair fa meravigliare del semplice concetto della longevita'", ha commentato il direttore della rivista Graydon Carter: "I magazine hanno ossa, gli immutabili elementi che danno struttura alla creativita'. Oggi Vanity Fair e' diversa da come era allora, ma sono certo che se il suo primo direttore Frank Crowninshield potesse vedere questo numero ci troverebbe un Dna comune. Saprebbe subito quel che ha per le mani".

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