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SUMMER: "Pixie Cut e Caschetto - Summer 2024" CAPELLI

Durante la bella stagione, con le temperature in aumento, i tagli di capelli corti rappresentano una certa tentazione, soprattutto se si sente un forte desiderio di cambiare radicalmente il proprio look. Quest’estate, le ispirazioni abbondano grazie a molte celebrità che hanno sperimentato tagli molto corti e, in alcuni casi, estremi. Il pixie cut è uno dei tagli corti più sfoggiati anche dalle celebrity proprio perché si presta a numerose variazioni personalizzabili. Iris Law, figlia di Jude Law e Sadie Frost, lo porta leggero e pieno di movimento. Michelle Williams ha preferito per un’acconciatura anni Sessanta, da portare con riga laterale e in una tinta contemporanea come il rosa cotton candy che ha mostrato all’ultimo Met Gala. Altro pixie gettonato è quello che sfiora le guance, con varie scalature interne, da pettinare all’indietro con brillantina, gel o cera, lasciando qualche ciuffo a virgola. Altre persone preferiscono il pixie bombato, corto sull’attaccatura, ma più lungo ne

Kate Upton sulla cover di Vanity Fair per celebrare il 100esimo anno della rivista


In Italia, Vanity Fair ha appena festeggiato i suoi 10 anni, ma negli USA quest'anno sono 100 le candeline da spegnere per la celebre rivista. Vanity Fair festeggia l'ambito traguardo mostrando sulla  copertina di Ottobre la giovane modella Kate Upton. 
La bellissima modella Kate, eletta top per l'anno 2013, regge in una mano una torta con una candellina accesa, indossa un body di raso avorio che mette in risalto il suo generoso decollete. Capelli biondi con morbidi boccoli lasciati cadere sulle spalle, rossetto rosso, sguardo intenso e due preziosi orecchini di diamanti ai lobi. La provocante Kate celebra il primo secolo della rivista  e ammalia tutti, ricordando per un giorno l'icona di bellezza e sensualità Marilyn Monroe. 
"In un'epoca dove nulla sembra durare, non certo le convinzioni e perfino le citta', un centenario come quello di Vanity Fair fa meravigliare del semplice concetto della longevita'", ha commentato il direttore della rivista Graydon Carter: "I magazine hanno ossa, gli immutabili elementi che danno struttura alla creativita'. Oggi Vanity Fair e' diversa da come era allora, ma sono certo che se il suo primo direttore Frank Crowninshield potesse vedere questo numero ci troverebbe un Dna comune. Saprebbe subito quel che ha per le mani".

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