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LIFESTYLE: "Unite contro la Violenza sulle Donne"

  Ogni volta che pensiamo che il sistema patriarcale e misogino non possa più stupire, prontamente ci dobbiamo ricredere, perché sembra non esserci limite alla violenza che possiamo subire. Se gli episodi di violenza brutale e manifesta colpiscono alcune, la minaccia di violenza come strumento di controllo sociale agisce su tutte, attraverso la paura costante che episodi simili possano succedere anche a noi, in qualsiasi luogo e momento. E se dovesse succedere il peggio, nessuno ci crederebbe, perché il patriarcato si concretizza e manifesta anche nelle istituzioni giudiziarie, attraverso la vittimizzazione secondaria. Le nostre foto vengono diffuse senza consenso, ci viene detto che siamo delle poco di buono, oppure che siamo troppo brutte per essere stuprate; oppure ancora che, il consenso è stato mal interpretato, che non abbiamo urlato abbastanza o la palpata era breve. Ognuna di queste sentenze, mostra chiaramente che nel sistema in cui siamo immerse, le vittime non hanno il dirit

La moda è diventata social con la giovane Lavinia Biagiotti

Lei è nata proprio nel famoso giorno della sfilata del 12 ottobre 1978 (l’unica assenza giustificata della mamma! La grande stilista Laura Biagiotti), nonché lo stesso giorno del 1965 in cui è nata la donna fondatrice dell’azienda, Delia Biagiotti. Esiste un filo molto forte che lega Lavinia Biagiotti alle tre generazioni e alla moda. Da piccola lei sognava, in realtà, di fare l’astronauta. Crescendo aveva poi deciso di studiare medicina, ma all’età di 17 anni, purtroppo, viene a mancare il padre. Così, appena terminati gli studi classici, inizia a lavorare insieme alla mamma nel backstage delle sfilate. Lavora duro e le piace anche molto. La prima cosa che fa, insieme alla mamma, di prima mattina, è accendere il telefono, fare 10 minuti di streching, guardare i giornali con la mamma per fare la “prima riunione di lavoro”. Stiamo parlando dell’autrice del libro “Pronto e indossato”. Il libro è nato a sorpresa in seguito ad una trasmissione radiofonica. Famosa, in questo testo, la cosiddetta “regola dei due anni”. Tendenzialmente le persone sono abituate (almeno alcune persone) a tenere tutto dentro casa, senza buttare nulla. Il problema è come riuscire ad avere un guardaroba furbo, senza buttare nulla di cui poi si avrebbe effettivamente bisogno. Nel libro è consigliato di mettere praticamente tutto quello che non siamo sicuri al 100% di voler tenere in una scatola, dopo ave
r stilato un piccolo elenco e magari fatto delle foto. Se dopo due anni non si è cercato nulla in quella scatola, significa che se ne può fare effettivamente a meno. Ma vietato buttare! Le cose, vanno scambiate o vendute. L’autrice è infatti una fan del riciclo, non butta nemmeno le calze smagliate. La Biagiotti del nuovo millennio vive connessa al mondo di Facebook, Twitter e altri social media per trasmettere e condividere gli ideali della moda moderna con chiunque, con le amiche, con il fidanzato e con tutte le donne cui ha regalato un libro pieno di consigli.

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